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Titolo: Metawork. Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta
Date: 27 novembre 2024 – 1 settembre 2025
Spazio espositivo: Reggia di Caserta, piazza Carlo di Borbone, Caserta
Mostra a cura di: Tiziana Maffei e Lorenzo Fiaschi
Mostra prodotta da: Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Galleria Continua
Sponsor tecnico: DZ Engineering; Vincenzo Modugno Costruzioni Restauri
Progetto di allestimento: Galleria Continua – Alessandra Ammirati; Fondazione Pistoletto Cittadellarte – Alessandro Lacirasella; Reggia di Caserta – Tiziana Maffei, Elvira Viola
Realizzazione dell’allestimento: Opera Laboratori – Pietro Alongi, Leonardo Baldi
Illuminotecnica: DZ Engineering; Egea Power
Grafica della mostra: Fabrizio Carbotti
Multimedialità: Fondazione Pistoletto Cittadellarte (video)
Ufficio stampa: Opera Laboratori – Andrea Acampa; Fondazione Pistoletto Cittadellarte – Margherita Cugini; Reggia di Caserta – Antonella Giannattasio
Ingresso intero e ridotto: € 18 | € 7
veduta della sala in cui sono esposte otto coppie di specchi che compongono Divisione Moltiplicazione - Terzo Paradiso sulle quali è raffigurato il simbolo del Terzo Paradiso
Divisione Moltiplicazione Terzo Paradiso, Love Difference © Foto Valeria Lombardi, Reggia di Caserta

Metawork. Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta

La Reggia di Caserta, sito patrimonio dell’umanità UNESCO, torna a dialogare con l’arte contemporanea riprendendo, come dichiara Tiziana Maffei, co-curatrice della mostra e direttrice della Reggia, il filo rosso con “Terrae Motus”, la collezione, ideata dal gallerista napoletano Lucio Amelio che, dopo il terremoto del 1980, coinvolse i più grandi artisti dell’epoca.

L’esposizione, prodotta dal Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Galleria Continua, mette in luce la varietà del lavoro di Michelangelo Pistoletto e il suo continuo sperimentare, confrontandosi con le innovazioni tecnologiche.

Oltre 60 opere esposte nello spazio della Gran Galleria offrono una panoramica dei temi e dei linguaggi al centro della sua produzione, attorno ai concetti di “metamorfosi” e “interconnessione”.

Le nuove tecnologie

Nel 2023 Pistoletto conia il termine “metaopera” per identificare i nuovi lavori nei quali impiega tecniche come intelligenza artificiale e QR code.

Il titolo della mostra deriva proprio da un lavoro del 2024, Metawork – United Selfportait, presentato per la prima volta alla Reggia, realizzato a partire dai ritratti fotografici di otto cittadini di Cittadellarte, ricombinati tramite un programma di intelligenza artificiale in cui le persone rappresentate in realtà non esistono in quanto frutto di una elaborazione digitale. Degli ibridi che generano nuove identità composite. Una tecnologia innovativa utilizzata per riprendere uno dei temi che caratterizza l’opera di Pistoletto, quello del passaggio dalla dimensione individuale a quella collettiva, già presente nei suoi quadri specchianti.

Sempre agli specchi fa riferimento anche QR Code Possession – Autoritratto, l’immagine guida dell’esposizione, una serigrafia su acciaio inox supermirror in cui l’artista mette a nudo il suo busto su cui compaiono, come tatuaggi, 12 QR code che permettono di accedere a immagini e testi relativi a diversi momenti della sua ricerca artistica.

Lo specchio

Il tema dello specchio è centrale nelle opere di Pistoletto e diventa uno strumento di divisione, moltiplicazione e di dialogo con il visitatore che in questo modo partecipa all’opera. Ecco allora ConTatto (2007) che richiama la “Creazione di Adamo” di Michelangelo ma in questo caso è la mano dell’uomo che dà origine alla creazione grazie allo specchio che moltiplica. O Two Less One Colored (2014) in cui specchi rotti permettono di vedere parti di colore sottostante, dando vita a una nuova unità.

Otto coppie di specchi compongono Divisione Moltiplicazione – Terzo Paradiso sulle quali è raffigurato il simbolo del Terzo Paradiso, il segno matematico dell’infinito in cui Pistoletto inserisce un terzo cerchio, generatore di una nuova umanità in grado di superare il conflitto esistente tra natura e artificio, rappresentati dagli altri due cerchi.

I temi sociali

Ancora uno specchio ricopre un tavolo con la forma del bacino del Mediterraneo, frastagliato ai bordi come le coste dei paesi che vi si affacciano e intorno delle sedie, tutte differenti tra loro, donate dalle diverse nazioni. È Love Difference – Mar Mediterraneo in cui Pistoletto esalta le differenze come forza vitale per nuove prospettive sociali che da una parte permettano di superare i conflitti tra etnie, religioni e culture e dall’altra evitino il livellamento che si tenta di imporre. Rispetto e amore per le differenze che ritroviamo in Love Difference – Amare le differenze, una installazione composta da tubi al neon di diverso colore che ripetono le parole “Love Difference” in diverse lingue, soprattutto quelle meno parlate.

In Messa a nudo, serie del 2020, uomini e donne, presi a simbolo della diversità etnica, culturale e religiosa presente nella società, vengono mostrati senza vestiti: un invito a superare le differenze esteriori guardando all’unicità di ogni persona.

Il percorso della mostra testimonia la necessità di Pistoletto di far sì che arte e vita dialoghino e si intreccino in modo che l’arte non si isoli dal mondo esterno ma sia disponibile a uno scambio continuo.

Immagine di anteprima: QR code possession – Autoritratto, Segno Arte © Foto Alessandra Ammirati

© Design People Soc. Coop.

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