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Titolo: Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole
Date: 27 settembre 2024 – 26 gennaio 2025
Spazio espositivo: Palazzo Strozzi, piazza Strozzi, Firenze
Mostra a cura di: Douglas Dreishpoon
Mostra promossa da: Fondazione Palazzo Strozzi, in collaborazione con Helen Frankenthaler Foundation
Mostra prodotta da: Fondazione Palazzo Strozzi, in collaborazione con Helen Frankenthaler Foundation
Sponsor: Unicoop Firenze
Progetto di allestimento: Luigi Cupellini, con Carlo Pellegrini
Realizzazione dell’allestimento: Alterego; Carmagnini; Galli Allestimenti; Stampa in Stampa
Progetto illuminotecnico: Egidio Ferrara
Illuminotecnica: Vannetti Andrea
Immagine coordinata: RovaiWeber design
Grafica della mostra: RovaiWeber design
Multimedialità: The Factory Prd (produzioni video)
Ufficio stampa: Sutton PR; Resnicow and Associates
Catalogo: Marsilio Arte
Ingresso intero e ridotto: € 16 | € 13
Frankenthaler Firenze allestimento
© Ela Bialkowska, OKNO Studio

Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole

Palazzo Strozzi dedica un’ampia retrospettiva a Helen Frankenthaler, pittrice newyorkese che ricoprì un ruolo fondamentale nel passaggio dall’Espressionismo astratto al Color Field Painting. A una panoramica approfondita della sua produzione si affiancano grandi tele, opere su carta e sculture di altri esponenti dell’arte astratta americana, quali Jackson Pollock, Robert Motherwell, Mark Rothko, Morris Louis, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt.

Un viaggio nel colore

Il percorso espositivo, articolato lungo le sale del piano nobile, segue un criterio cronologico, partendo dagli esordi dell’artista negli anni Cinquanta fino agli ultimi anni di attività, all’inizio degli anni Duemila. Frankenthaler crebbe artisticamente frequentando pittori e scultori della Scuola di New York: nel 1950 conobbe il critico d’arte Clement Greenberg, iniziò a frequentare la scuola di pittura di Hans Hofmann e vide per la prima volta le rivoluzionarie tele di Jackson Pollock.

Nelle prime due sale, la sfrenata gestualità di Pollock dialoga con la pittura della Frankenthaler, dove la spontaneità si compie più serenamente in campi di colore. La tecnica del tutto innovativa utilizzata dalla pittrice, “soak-stain” (“imbibizione a macchia”), ha segnato l’evoluzione della pittura moderna: colori a olio molto diluiti stesi orizzontalmente imbevono una tela non preparata, creando un effetto simile all’acquerello, ma su dimensioni molto maggiori. La sezione successiva approfondisce la fascinazione della Frankenthaler per le trasformazioni casuali che occorrono attraverso la mescolanza di colori e sostanze liquide. Queste combinazioni spontanee esprimono spesso percezioni di paesaggi, come nei dipinti Alassio e Cape (Provincetown). In “Sperimentare insieme” sono raccolte numerose opere di amici artisti, dagli interpreti della tecnica “soak-stain” Morris Louis e Kenneth Noland allo scultore David Smith e al primo marito della pittrice, Robert Motherwell. Il Ritratto del guardiano dell’aquila di David Smith è ambientato in una sala illuminata attraverso il contrasto tra luce e ombra: la scultura è accompagnata nell’allestimento da una tonalità di blu intenso, mentre sulla parete di fondo della stanza una gigantografia rivela l’opera all’interno della collezione privata della Frankenthaler. La sezione “Tele sottosopra” affronta l’importanza della gestualità corporea durante il processo creativo della pittrice: nella vicina sala video è possibile visionare filmati di repertorio, che mostrano l’artista intenta a dipingere le sue grandi tele. L’itinerario espositivo si chiude con “Linee d’orizzonte”, dedicata alle ultime opere della Frankenthaler realizzate negli anni della maturità.

Il Kit Famiglie

In accompagnamento della visita, la Fondazione Palazzo Strozzi offre un “Kit Famiglie”, una guida per esplorare la mostra con suggerimenti di osservazione, curiosità e attività pensate per bambini dai cinque anni in su. Le illustrazioni di Simone Spellucci giocano con l’estetica dei dipinti della Frankenthaler, mostrando la varietà di strumenti utilizzati dalla pittrice sulle proprie tele, dalle spugne alle spatole, dai rastrelli ai barattoli, dai rulli fino alle sue stesse mani.

Immagine di anteprima: Helen Frankenthaler, Mediterrean Thoughts, 1960, © 2024 Helen Frankenthaler Foundation, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York / SIAE, Roma

© Design People Soc. Coop.

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