Catalogo mostre
pannelli della mostra con appese alcune foto di ritratti
Veduta della mostra. Foto Alberto Mancini
Fotografia

Joel Meyerowitz. A Sense of Wonder. Fotografie 1962-2022

Nell’ambito dell’ottava edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Cavallerizza – Centro della Fotografia Italiana, il Museo di Santa Giulia ospita la prima antologica dedicata a sei decenni di attività del fotografo newyorkese Joel Meyerowitz, dagli anni Sessanta a oggi. Una retrospettiva realizzata in stretta collaborazione con il Joel Meyerowitz Photography Archive di New York.

L’America al centro

Oltre 90 immagini ci raccontano l’America dal di dentro, attraverso gli occhi di Meyerowitz, uno dei maestri della Street photography. La sua capacità di immedesimazione e di immersione in quello che vede ci restituisce immagini capaci di cogliere il momento. “La fotografia accade in un millesimo di secondo. In quella frazione di secondo, grazie alle nostre capacità di esseri umani intelligenti, diventa possibile vedere qualcosa che è quasi invisibile agli occhi degli altri. Ma la fotografia, fermando il tempo, lo rende visibile”. “Solo la fotografia può trattenere quell’istante fugace … Quando succede qualcosa che mi fa sussultare, quel sussulto è ispirazione”, afferma il fotografo americano.

Il percorso espositivo

Il racconto si snoda per capitoli tematici a partire dal 1962, quando Joel Meyerowitz introduce l’uso del colore negli scatti di vita quotidiana ‒ luoghi, visi, spazi urbani ‒ andando contro i principi della fotografia dell’epoca. Particolare lo sguardo dedicato alla guerra in Vietnam vista non sui luoghi di combattimento ma attraverso i comportamenti degli americani in patria che sembrano ignorare la crisi del paese e l’orrore del conflitto.

Dopo le riflessioni su individuo e società, guerra e pace, negli anni Ottanta l’artista mette al centro il rapporto uomo-natura dedicandosi a foto contemplative e meditative dei luoghi, come nella famosa serie di scatti realizzati a Cape Cod, sulla costa atlantica degli Stati Uniti.

Nel 2001, dopo l’attentato alle Torri gemelle, Meyerowitz è l’unico fotografo autorizzato a documentare Gound Zero. Cambiano i colori, sobri e austeri in omaggio alle vittime e ai soccorritori, testimonianza di una nazione ferita, ma unita.

Chiude la mostra una selezione dei 365 autoscatti, inediti in Italia, che il fotografo si fece, giorno per giorno, durante il lockdown del 2020. Ulteriore testimonianza della sua capacità di cogliere la complessità del mondo moderno.

Immagine di anteprima: Veduta della mostra. Foto Alberto Mancini

© Design People Soc. Coop.

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