
Alphonse Mucha
Palazzo dei Diamanti dedica una importante retrospettiva ad Alphonse Mucha (1860-1939), uno dei protagonisti dell’Art Nouveau. Con circa 150 opere, tra dipinti, disegni, manifesti, fotografie e oggetti, la mostra ne ripercorre la vicenda biografica e artistica, dagli esordi moravi fino alla fama internazionale.
Lo stile inconfondibile
Diventato celebre nella Parigi fin de siècle grazie ai leggendari manifesti per Sarah Bernhardt, Mucha conquistò la scena europea con un linguaggio visivo seducente e inconfondibile, presto ribattezzato “le style Mucha”. Illustratore, grafico, pittore, fotografo, scenografo e designer, l’artista seppe incarnare la modernità con una visione estetica che fondeva bellezza, funzione e idealismo. Alla svolta del secolo era già considerato uno dei massimi rappresentanti del nuovo stile decorativo, tanto da ricevere prestigiosi incarichi per l’Esposizione Universale di Parigi del 1900.
La mostra segue Mucha anche nei soggiorni negli Stati Uniti, dove fu accolto come “il più grande artista decorativo del mondo”, fino al ritorno in Cecoslovacchia nel 1910, dove dedicò gli anni maturi alla realizzazione della monumentale “Epopea slava”, testamento artistico e spirituale di un’intera visione politica e culturale.
Un omaggio a un artista poliedrico e visionario, che seppe trasformare la pubblicità in arte e l’arte in un progetto universale di libertà e armonia.
Immagine di anteprima: Visual della mostra. Alphonse Mucha, Rêverie, 1897, litografia a colori, ©Mucha Trust 2025
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