
Tracey Emin. Sex and Solitude
Con oltre sessanta opere tra pittura, scultura, video, disegno, installazione, neon e ricamo, la mostra è la più ampia mai realizzata in Italia sull’artista britannicaTracey Emin. Un viaggio visivo e sensibile nel cuore della sua produzione, dove corpo, desiderio e solitudine diventano strumenti per indagare l’esistenza attraverso l’arte.
Il percorso espositivo esterno e interno
Il percorso, curato da Arturo Galansino, si sviluppa tra il Piano Nobile e gli spazi esterni di Palazzo Strozzi, a partire da un grande neon azzurro collocato sulla facciata, opera site-specific che introduce i due poli tematici della mostra: sesso e solitudine. A dominare il cortile è la scultura monumentale I Followed You To The End (2024), figura femminile in bronzo che fonde monumentalità e intimità, dando forma visiva alla tensione emotiva che attraversa l’intero progetto.
L’allestimento alterna spazi di grande forza evocativa a nuclei raccolti e meditativi. Tra i momenti più intensi, la ricostruzione dell’installazione Exorcism of the last painting I ever made (1996), che documenta una celebre performance dell’artista, che segnò il ritorno di Emin alla pittura dopo anni di interruzione, in cui corpo e gesto diventano linguaggio e materia. È stato ricostruito lo studio temporaneo in cui l’artista visse e lavorò nuda per tre settimane e mezzo di fronte agli occhi del pubblico, creando disegni e dipinti ispirati ad artisti come Egon Schiele, Yves Klein e Pablo Picasso. Diventando soggetto e oggetto della sua arte, Tracey Emin sovverte il ruolo della donna, non più semplice modella ma protagonista. Le opere si susseguono in un equilibrio di materiali e media: dal segno pittorico istintivo e vibrante ai testi al neon che trasformano la scrittura in dichiarazione visiva, fino a ricami e sculture che trasmettono la vulnerabilità del corpo attraverso posture e superfici cariche di memoria.
La videoarte
Non mancano nuovi lavori realizzati per l’occasione, né un’estensione dedicata alla videoarte dell’artista, con proiezioni presentate negli spazi della sala Cinema di Palazzo Gucci, a completamento di un’esperienza immersiva che unisce parola, immagine e autobiografia.
Una mostra che restituisce il lato più intimo e radicale dell’arte contemporanea, intrecciando racconto personale e linguaggio universale.
Immagine di anteprima: Tracey Emin, Sex and Solitude, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025. Photo Ela Bialkowska, OKNO Studio © Tracey Emin. All rights reserved, DACS 2025
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