
Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960
Il Museo Correr dedica una mostra a uno dei più significativi interventi museografici del secondo dopoguerra: quello di Carlo Scarpa tra il 1953 e il 1960. Un progetto espositivo che restituisce lo spirito e la materia di una stagione esemplare, in cui architettura, design e allestimento si intrecciano in una sintesi poetica di straordinaria modernità.
Gli allestimenti di Scarpa
La mostra ricostruisce i due interventi principali realizzati da Scarpa per il museo: il riallestimento delle sale di Storia veneziana al primo piano (1952-1953) e quello della Quadreria al secondo piano (1959-1960). In esposizione fotografie d’epoca dell’Archivio Fotografico MUVE, arredi originali e preziosi esempi del design scarpiano – teche, cavalletti, supporti, snodi – che testimoniano un’arte raffinata, fondata sulla fusione di forma e funzione, progetto e artigianato.
Il percorso espositivo
Il percorso accompagna il visitatore in un viaggio tra le sale delle Procuratie Nuove, reinterpretate da Scarpa con attenzione al contesto storico e architettonico: le pareti bianche e i soffitti lignei del primo piano diventano fondale per toghe, ritratti e trofei bellici; al secondo piano, la luce naturale guida la disposizione delle opere in un dialogo sottile tra pittura e spazio.
Iconici alcuni dispositivi espositivi: il celebre cavalletto inclinato, le piccole stanze dedicate ai capolavori – dal Cristo di Antonello da Messina alle Dame di Carpaccio – in cui materiali e luce costruiscono un’esperienza percettiva intima e calibrata.
Il futuro del Correr
La mostra non è solo un tributo a uno dei grandi maestri del Novecento, ma anche un’occasione di studio e riflessione, in vista dei futuri interventi di restauro e riallestimento del museo. Un invito a riscoprire il senso più profondo dell’allestire: rendere visibile, e vivo, il dialogo tra le opere e il loro spazio.
Immagine di anteprima: Veduta della mostra. Courtesy Museo Correr
© Design People Soc. Coop.