Catalogo mostre
sala della mostra con alcune foto dedicate alla natura
Veduta della mostra. © Rebecca Paviola
Fotografia

Mimmo Jodice. L’enigma della luce

Udine dedica una mostra antologica a Mimmo Jodice, maestro tra i più autorevoli della fotografia italiana e internazionale. Ospitata negli spazi del Salone del Parlamento e di tre sale della Galleria d’Arte Antica del Castello di Udine, offre al pubblico un’immersione totale nell’universo poetico del fotografo napoletano, tra visione, memoria e silenzio.

Gli scatti in mostra

Curata da Silvia Bianco, Roberto Koch e Alessandra Mauro, in collaborazione con Mimmo, Angela e Barbara Jodice, l’esposizione raccoglie 140 opere realizzate tra il 1964 e il 2015, provenienti dallo Studio Jodice e dai Musei Vaticani. Un percorso che attraversa oltre cinquant’anni di ricerca e restituisce la profondità di uno sguardo che, attraverso la luce, indaga i misteri del tempo e dello spazio.

Il bianco e nero di Mimmo Jodice

La mostra si apre con una sezione dedicata al lavoro tecnico e sperimentale in camera oscura, fulcro della ricerca di Jodice, dove il bianco e nero diventa materia di costruzione e di pensiero. Negli scatti, l’artista scompone e ricompone le forme, fino a raggiungere un equilibrio tra realtà e astrazione che trasforma la fotografia in un linguaggio del silenzio e della riflessione.

Napoli e i temi sociali

Il percorso prosegue con le immagini legate ai temi sociali e alla città di Napoli, in particolare con la serie Chi è devoto, che documenta la forza rituale e popolare delle tradizioni partenopee degli anni Settanta. Seguono le Vedute di Napoli e le opere degli anni Ottanta, in cui la città diventa spazio sospeso, luogo dell’assenza e del mistero. Le strade, i monumenti, i vuoti urbani si caricano di un’intensità metafisica, dove il tempo sembra essersi fermato.

Antico e contemporaneo

Il viaggio si conclude con le serie dedicate al Mediterraneo e alla Natura: Il Polittico Villa dei Papiri, Anamnesi ed Eden offrono un dialogo tra passato e presente, tra l’antico e il contemporaneo. Figure e rovine emergono come presenze vive, mentre gli oggetti quotidiani, trasfigurati dalla luce, diventano simboli della fragilità del nostro rapporto con il mondo.

A fine percorso viene proiettato un estratto del documentario realizzato da Mario Martone in cui Mimmo Jodice si racconta.

L’allestimento, sobrio e immersivo, invita a seguire la traiettoria luminosa di Jodice, restituendo al visitatore l’esperienza di un incontro con la luce nella sua forma più enigmatica e rivelatrice.

Immagine di anteprima: Veduta della mostra. © Rebecca Paviola

© Design People Soc. Coop.

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