
Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring…
Alla Reggia di Venaria, le Sale delle Arti accolgono un’esposizione che intreccia la figura di Fernand Léger con il movimento dei Nuovi Realisti e con alcune tra le esperienze artistiche più significative del secondo Novecento. La mostra riunisce complessivamente 70 opere, di cui oltre 30 firmate da Léger, e mette in scena un dialogo serrato tra il suo linguaggio visionario e quello di artisti francesi, europei e americani attivi dagli anni Sessanta a oggi, da Yves Klein a Niki de Saint Phalle, da César a Keith Haring.
Il “nuovo realismo”
Il percorso, articolato in sezioni tematiche, evidenzia il ruolo di Léger come pioniere dell’arte moderna e figura anticipatrice delle ricerche successive. Il filo conduttore è la nozione di “nuovo realismo”, espressione coniata dal critico Pierre Restany e già utilizzata dall’artista negli anni Venti per definire il proprio approccio alla realtà contemporanea. La mostra invita così a una passeggiata attraverso opere che condividono una medesima tensione verso l’oggetto, il colore, la città e la dimensione sociale dell’arte, restituendo continuità e fratture tra generazioni differenti.
L’opera di Léger
Le sezioni esplorano da più prospettive il contributo di Léger: dall’uso rivoluzionario del colore, elemento vitale e terapeutico, all’attenzione per gli oggetti della vita quotidiana, fino alla celebrazione del tempo libero e della comunicazione visiva. Lungo il percorso emergono alcune costanti: la trasformazione dell’oggetto da rappresentazione a presenza concreta, l’inserimento dell’opera d’arte nello spazio pubblico, il desiderio di un’arte accessibile a tutti. Questo gioco di rimandi e confronti consente di cogliere l’eredità di Léger nella cultura visiva contemporanea e nelle poetiche che hanno animato la scena artistica dagli anni Sessanta in avanti.
L’allestimento
L’allestimento, curato da Studio Fludd, è concepito per sostenere questa esperienza di visione incrociata. Il progetto crea un ambiente immersivo che guida lo sguardo e definisce i ritmi del percorso espositivo. L’attenzione per l’accessibilità e l’inclusione, tra gli obiettivi centrali della Reggia, si traduce in una mostra pensata per accogliere pubblici diversi, favorendo una fruizione ampia e consapevole.
Ne risulta un racconto articolato, che restituisce a Léger la sua posizione di snodo cruciale nella storia dell’arte del Novecento e ne evidenzia la forza anticipatrice, capace di attraversare epoche, linguaggi e immaginari fino a risuonare nel nostro presente.
Immagine di anteprima: Fernand Léger, Roland Brice, ceramista, Visage à la main sur fond rouge / Viso con la mano su sfondo rosso, 1954 ca., bassorilievo in terracotta smaltata, Biot, Musée National Fernand Léger, © Grand Palais Rmn / Gérard Blot, © FERNAND LÉGER, by SIAE 2025
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