L’evoluzione del rapporto tra botanica e visual culture
A Parma, Palazzo del Governatore ospita fino al 1° aprile 2024 la mostra “Impronte. Noi e le piante” ripercorre il rapporto inesauribile che lega umanità e natura, botanica e immagini, scienza e arte.
Al centro, ideale e concreto raccordo tra le epoche che si susseguono nel percorso espositivo, l’installazione audiovisiva Artificial Botany, a cura di fuse*, che esplora suggestioni e capacità espressive delle illustrazioni botaniche classiche attraverso l’uso di moderni algoritmi di apprendimento automatico.
L’installazione
Artificial Botany è un progetto partito nel 2019 e tuttora in corso.Prima dell’invenzione della fotografia, l’illustrazione botanica era l’unico modo per registrare visivamente le numerose specie di piante. Queste immagini venivano utilizzate da fisici, farmacisti e scienziati botanici per l’identificazione, l’analisi e la classificazione. Sebbene oggi queste opere non siano più rilevanti dal punto di vista scientifico, sono diventate un’ispirazione per gli artisti che rendono omaggio alla vita e alla natura utilizzando strumenti e metodologie contemporanee. Artificial Botany attinge da immagini d’archivio di pubblico dominio di illustrazioni dei più grandi artisti del genere, tra cui Maria Sibylla Merian, Pierre-Joseph Redouté, Anne Pratt, Marianne North ed Ernst Haeckel.
Queste illustrazioni sono diventate il materiale didattico per un particolare sistema di apprendimento automatico chiamato GAN (Generative Adversarial Network) che, attraverso una fase di allenamento, è in grado di ricreare nuove immagini artificiali con elementi morfologici estremamente simili alle immagini di ispirazione ma con dettagli e caratteristiche che sembrano far emergere una reale rappresentazione umana. La macchina rielabora il contenuto creando un nuovo linguaggio, catturando le informazioni e le qualità artistiche dell’uomo e della natura.
La bellezza delle immagini e la potenza della tecnologia
Le piante sono l’espressione della creatività della natura: nella loro apparente staticità, catalizzano l’evoluzione dell’ecosistema circostante in un continuo processo di stimoli e risposte. I colori e le forme dei pistilli, dei fiori e degli steli, rappresentano flussi di informazioni incorporati nel processo di sviluppo della pianta stessa, catturati nel momento di tensione tra il cambiamento continuo e la cristallizzazione del flusso. Artificial Botany lavora con la bellezza intrinseca di questo processo morfologico, incapsulato nei brevi momenti di transizione tra una forma e l’altra, in continuo cambiamento, navigando tra lo spazio multidimensionale della rete neurale.
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