exhibition

Italia Pop: un viaggio negli anni ’60
La mostra “’60 Pop Art Italia” a Pistoia ripercorre la storia di questo movimento in Italia. All’interno di un allestimento essenziale ed elegante, l’illuminazione svolge un ruolo importante per riprodurre le condizioni in cui le opere venivano esposte e viste dal pubblico dell’epoca.

Il tatuaggio dalle origini alla contemporaneità
Il Mudec racconta la storia del tatuaggio tramite un percorso espositivo scenografico e multimediale che affronta il tatuaggio dal punto di vista storico, antropologico e culturale a partire da una ricca documentazione di testi, reperti, immagini, opere, oggetti, materiali sonori, videoinstallazioni e infografiche.

CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota ricreano lo studio di Piero
La mostra presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano riunisce i pannelli esistenti di uno dei capolavori di Piero della Francesca, Il Polittico di Sant’Agostino, sparsi in tutto il mondo. L’allestimento ricrea lo studio del maestro italiano, con luci modellate digitalmente sul cielo della Toscana.

L’universo creativo di Bruno Munari
La mostra “Bruno Munari. Tutto”, a cura di Marco Meneguzzo e Stefano Roffi, alla Fondazione Magnani-Rocca di Traversetolo affronta l’arte di Bruno Munari in un percorso espositivo che riproduce il laboratorio del poliedrico artista milanese.

Edifici e design in armonia con la natura e l’uomo che li abita
La mostra “AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto”, a cura di Space Caviar, testimonia l’impegno dello Studio nel porre l’esperienza umana al centro della propria visione.
11 progetti in un allestimento sperimentale che offre al visitatore differenti chiavi di lettura per comprenderne il lavoro.

Dotdotdot al Mudec mette in scena Rodin
Materiali, luce, soundscape immersivo, video-arte: nel concept allestitivo scenografico ogni elemento concorre a esaltare e mettere in scena il movimento insito nelle sculture di Rodin in una perfetta sintesi tra l’evanescenza della danza e la concretezza del gesto scultoreo.

L’evoluzione del rapporto tra botanica e visual culture
A Parma la mostra “Impronte. Noi e le piante” ripercorre il rapporto che lega umanità e natura, botanica e immagini. L’installazione audiovisiva Artificial Botany esplora suggestioni e capacità espressive delle illustrazioni botaniche classiche attraverso l’uso di moderni algoritmi di apprendimento automatico.