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un abito bianco tra abiti neri
Veduta della mostra. © Stéphane Aït Ouarab - Saï
Design & Moda

Azzedine Alaïa, Cristóbal Balenciaga. Scultori della forma

Il Museo del Tessuto celebra i cinquant’anni della sua attività con una mostra di straordinaria eleganza dedicata a due maestri assoluti della moda francese: Azzedine Alaïa e Cristóbal Balenciaga. Ideata e curata da Olivier Saillard, in collaborazione con la Fondazione Azzedine Alaïa di Parigi presieduta da Carla Sozzani e con la partecipazione dei Balenciaga Archives, l’esposizione approda per la prima volta in Italia con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia.

La genesi della mostra

Il progetto nasce nel 2020, da un’idea di Hubert de Givenchy, che sognava di riunire simbolicamente due creatori uniti da una medesima vocazione: scolpire la forma attraverso il tessuto. Entrambi couturier nel senso più pieno del termine, Alaïa e Balenciaga hanno dedicato la vita alla costruzione sartoriale, alla perfezione tecnica e all’arte di tagliare e cucire con le proprie mani. L’uno, architetto del corpo femminile, capace di avvolgerlo come in una seconda pelle; l’altro, scultore del volume e innovatore di forme che hanno ridefinito l’idea stessa di eleganza.

Il percorso espositivo

La mostra presenta venticinque creazioni di Azzedine Alaïa in dialogo con altrettanti capi di Cristóbal Balenciaga, dando vita a un confronto senza tempo. L’apertura del percorso è affidata a due abiti simbolici, posti uno accanto all’altro, a rappresentare le diverse interpretazioni della femminilità. Li affiancano dodici disegni originali di Balenciaga e i filmati provenienti dagli archivi di Parigi e dal lavoro di Joe McKenna, che completano la narrazione visiva.

Il cuore dell’esposizione si sviluppa nella grande sala centrale, articolata in tre sezioni tematiche. Atelier Tailleur accoglie i capi più strutturati – cappotti, giacche e completi – espressione della precisione sartoriale; Atelier Flou riunisce invece gli abiti fluidi e leggeri, in chiffon, organza e mousseline, regno della morbidezza e della grazia; infine Spagna, omaggio alle radici e alla cultura di entrambi i creatori, chiude il percorso tra pizzi, merletti e suggestioni mediterranee.

I filmati

A corredo, il film Azzedine Alaïa di Joe McKenna e un video inedito delle collezioni Haute Couture 1960 e 1968 di Balenciaga arricchiscono l’esperienza di visita, offrendo uno sguardo vivo sul gesto, sul lavoro e sul pensiero dei due couturier.

Un incontro tra storia, arte e moda che restituisce l’essenza scultorea del vestire, in un dialogo di forme capace di attraversare il tempo.

Immagine di anteprima: Veduta della mostra. © Stéphane Aït Ouarab – Saï

© Design People Soc. Coop.

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