
BOLD! Declinazioni tipografiche Campari: Munari, Depero e oltre
La Galleria Campari dedica una mostra alle opere tipografiche provenienti dai suoi archivi, con numerosi inediti. Oltre 160 documenti tra cartelloni pubblicitari, bozzetti, libri, disegni e tavole raccontano il fortunato rapporto tra Campari e celebri maestri dell’arte grafica, quali Fortunato Depero, Bruno Munari, Marcello Nizzoli, Sergio Tofano e Giorgio Dabovich. La mostra si completa con le reinterpretazioni contemporanee di Pino Tovaglia e di Lucia Pescador. Declinazione grafica del nome Campari di Bruno Munari costituisce il fulcro della mostra: secondo le parole della curatrice Marta Sironi, si tratta di un’opera “davvero cinetica”, “un lavoro davvero immersivo nel senso moderno del termine, che spezza la struttura pur partendo da aspetti strutturali della marca”.
La “messa in scena” di una metropoli
Il percorso espositivo si articola lungo uno spazio di circa 200 mq. Secondo quanto raccontato nella nostra intervista, l’architetto Corrado Anselmi, autore del progetto di allestimento, ha dovuto risolvere problematiche di carattere non solo strutturale, ma anche scenico. I materiali d’archivio si sarebbero potuti inserire all’interno di cornici, ma una tale soluzione sarebbe conseguita in una resa scenica poco efficace. D’altra parte, l’idea di porre le opere su tavoli orizzontali sarebbe stata appropriata, ma impraticabile a causa della mancanza di spazio. Alla fine, Corrado Anselmi ha ideato una serie di teche verticali, sottili e debolmente inclinate, collocando gli oggetti su un supporto di cartoncino non acido, sorretto da alcune linguette. Dal punto di vista scenico, l’allestimento e la grafica (progettata dallo studio FM di Milano) seguono l’idea di riprodurre la via commerciale di una metropoli, affollata di insegne pubblicitarie. Le strutture progettate da Anselmi assolvono anche il compito di proteggere i documenti dalla luce proveniente dall’esterno, salvaguardando il corretto quantitativo di lux a fini conservativi. Per il progetto illuminotecnico, Francesco Murano ha applicato luci che permettono di mantenere la stessa intensità luminosa su tutta la superficie dei supporti.
Immagine di anteprima: veduta della mostra © Marco Curatolo. Courtesy Galleria Campari
© Design People Soc. Coop.