
Caravaggio 2025
In occasione del Giubileo 2025, le Gallerie Nazionali di Arte Antica dedicano una mostra a Michelangelo Merisi da Caravaggio. A cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, l’esposizione riunisce 24 capolavori provenienti da musei e collezioni internazionali, accostando opere celeberrime, prestiti eccezionali e dipinti raramente visibili.
A Palazzo Barberini, luogo profondamente legato al nome del Merisi e ai suoi mecenati, sono esposte opere fondamentali della storia dell’arte come Giuditta decapita Oloferne, San Giovanni Battista, I Musici, I Bari, Santa Caterina d’Alessandria e il Narciso, accanto a prestiti come il Ritratto di Maffeo Barberini, recentemente esposto per la prima volta, e l’Ecce Homo riscoperto a Madrid nel 2021, che torna in Italia dopo quattro secoli.
Il percorso espositivo
Il percorso, articolato in quattro sezioni cronologiche e tematiche, ricostruisce l’intera parabola artistica di Caravaggio, dagli esordi romani fino all’ultimo drammatico viaggio verso Porto Ercole. Un racconto che mette in luce la sua rivoluzione stilistica: il naturalismo, l’uso teatrale della luce, la centralità dei volti e dei corpi reali, spesso scelti tra la gente comune. La mostra esplora anche l’innovazione in campo politico, sociale e spirituale legata alla sua opera, così come l’evoluzione del ritratto e la forza emotiva delle tele sacre.
In occasione della mostra è eccezionalmente visitabile all’interno del Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi l’affresco realizzato per il cardinale del Monte raffigurante Giove, Nettuno e Plutone come personificazione della triade alchemica di Paracelso. L’opera è stata infatti realizzata per il soffitto del camerino in cui il cardinale si dilettava di alchimia.
L’esposizione permette di riscoprire, da vicino, la potenza e l’attualità di Caravaggio, presentando nuove chiavi di lettura e riflessioni sulla sua eredità.
Immagine di anteprima: Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Santa Caterina di Alessandria, 1598-1599, olio su tela; 1733×133 cm, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza. Foto Alberto Novelli e Alessio Panunzi. © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
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